“Mamma”, una parola, mille aggettivi, mille significati, l’asse rotatoria intorno alla quale gira il senso della vita. La mamma è una sorgente, la fonte da cui nasce tutto. Potremmo sederci e cercare all’infinito qualcosa che riesca a compensare il suo valore, ma ci accorgeremmo presto di aver sprecato tempo perché, per qualsiasi storia, per qualsiasi situazione, la sua figura non riesce ad essere colmata da qualcosa che sia al di fuori di sé.
La mamma non è un fattore esclusivamente biologico anche se, fondamentalmente, quello rimane un legame che non si dissolverà mai, al di là dei mutamenti. La definizione di “mamma” rispecchia “qualcuno che si prende cura di noi”. La mamma, più di tutti ci perdona.
Se solo ci fermassimo un momento a pensare a quante cose belle si prodiga a fare ed a quanto noi, molto spesso, non ne siamo grati, ci arrabbiamo anche per nette futilità. “La colpa è di mamma perché…”
Perché ci dà dei buoni consigli, ma noi siamo di coccio. Noi siamo convinti della nostra idea.
Perché “non trovo la maglia” o perché “mamma si intromette spesso”, “mi chiama sempre”.
Eppure una mamma è nuovamente lì, pronta ad accoglierci ad ogni sconfitta, ad ogni dolore, pronta a sorreggere il nostro mondo, ogni volta che si frantuma.
Dimmi tu, chi farebbe lo stesso?
Allora impariamo a guardarci dentro, a crescere a piccoli passi ed a lasciarci accompagnare da quella mano pura e docile, proprio come da bambini, quando senza quella mano, non avremmo compiuto i nostri primi passi.
Caro bambino,
ad ogni caduta, corri dalla tua mamma per far passare il dolore, ad ogni paura ti rifugi nelle sue braccia, ma sappi che ci sarà un’età in cui ti sentirai forte abbastanza da farne a meno, per fare da solo. Ecco, quando arriverà quel momento, io ti invito ad andare adagio, ad avere le tue idee ma, al tempo stesso, di non chiudere gli occhi, il cuore e le orecchie alla tua mamma. Perché dopo quell’età in cui avrai sbagliato, capito, ti sarai arrabbiato e avrai sbattuto qualche porta, ritornerai da lei, dicendole con ferma convinzione: “Avevi ragione tu”.
Grazie di tutto, Mamme.
